IL FAIR VALUE IN CONTABILITÀ E BILANCIO

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In base alla definizione contenuta nel principio contabile internazionale IASB/IFSR13 (ripresa dei principi contabili nazionali OIC 9, e OIC 32), il fair value è considerato:

il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value in contabilità e bilancio

Caratteristiche del fair value

Analizzando la definizione si ha evidenza degli aspetti che determinano il fair value:

  • il valore teorico di mercato prescinde delle caratteristiche soggettive del venditore;
  • deve essere indicata la data di valutazione;
  • non deve contenere i costi di transazione;
  • la transizione deve essere regolare, non deve essere forzata.

La traduzione di fair value è valore equo, oppure anche valore giusto.

Come si calcola il fair value

La migliore evidenza del fair value di un’attività è il prezzo pattuito in un accordo vincolante di vendita stabilito in una libera transazione o il prezzo di mercato in un mercato attivo.

Come calcolare il fair value

Se non esiste un accordo vincolante di vendita né alcun mercato attivo per un’attività, il fair value è determinato in base alle migliori informazioni disponibili per riflettere l’ammontare che la società potrebbe ottenere, alla data di riferimento del bilancio, dalla vendita dell’attività in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Nel determinare tale ammontare, la società considera il risultato di recenti transazioni per attività similari effettuate all’interno dello stesso settore industriale. Ai fini della determinazione del valore recuperabile, al fair value sono sottratti i costi di vendita.

Il fair value nel codice civile

Criteri di valutazione

L’articolo 2426 tratta il tema in relazione agli strumenti finanziari derivati che, “(…) anche se incorporati in altri strumenti finanziari, sono iscritti al fair value. Le variazioni del fair value sono imputate al conto economico (…).”

Nota integrativa

Nella nota integrativa si forniscono informazioni sulle tecniche utilizzate per la determinazione del fair value, ovvero delle svalutazioni e/o rivalutazioni che ne scaturiscono.

Differenza tra fair value e book value (valore iscritto in bilancio)

Come da definizione, il fair value è il valore corrente al quale un’attività potrebbe essere venduta sul mercato aperto.

Quindi il prezzo può salire o scendere a seconda di diversi fattori come la congiuntura economica, il mercato di riferimento o altre situazioni che avrebbero un impatto in una ipotetica vendita del bene.

Al contrario, il valore iscritto a bilancio (book value) è definito in base a regole dettate dai principi contabili e, di base, corrisponde al costo storico pagato per il bene, al netto del suo ammortamento.

La differenza tra valore iscritto a bilancio e fair value misura potenziali profitti o perdite che saranno rilevati contabilmente solo all’atto della vendita del bene oppure in particolari occasioni che formalizzano una rivalutazione o svalutazione e, di conseguenza, un nuovo valore da riportare a bilancio.

Differenze tra fair value e book value

Strumenti finanziari derivati

Valutazione

La valutazione del fair value di uno strumento finanziario derivato richiede ad una società di determinare:

  • lo strumento finanziario derivato oggetto della valutazione;
  • il mercato principal e (o più vantaggioso) per lo strumento finanziario derivato;
  • le tecniche di valutazione appropriate per la valutazione che devono considerare: il livello della gerarchia del fair valuein cui sono classificati i parametri; e le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dello strumento finanziario derivato, incluse le assunzioni circa i rischi, presumendo che gli operatori di mercato agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Come si calcola il fair value di uno strumento finanziario derivato

In assenza dei prezzi su mercati attivi per strumenti analoghi utilizzano modelli valutativi di mercato alimentati con parametri osservabili ad esempio:

  • tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati;
  • volatilità implicite (normalmente per la stima del fair value di un’opzione);
  • rischio di credito di entrambe le parti del contratto derivato.

Riserva nel patrimonio netto

La voce A) VII – “Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi” accoglie le variazioni di fair value degli strumenti finanziari derivati generatesi nell’ambito di coperture di flussi finanziari attesi, al netto degli eventuali effetti fiscali differiti.

Quando si utilizza il fair value

Il fair value spiegato nel OIC 9

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Giuseppe Brusadelli

Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in controllo di gestione.

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