FONDI PER RISCHI E ONERI: CONTABILITÀ E BILANCIO

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I fondi per rischi e oneri rappresentano passività di natura determinata, certe o probabili, con data di sopravvenienza o ammontare indeterminati.

In base allo schema di stato patrimoniale civilistico, le voci che compongono la classe B) Fondi per rischi e oneri sono classificate come segue.

La voce fondi per rischi e oneri nello stato patrimoniale
OIC: organismo italiano di contabilità

fondi per rischi e oneri sono definiti nella pubblicazione OIC 31, al cui interno si trovano indicazioni relative alle specifiche situazioni. I corsivi presenti all’interno del presente articolo sono citazioni riportate da tale pubblicazione

Le voci che compongono i fondi per rischi e oneri

Per trattamento di quiescenza ed obblighi simili

I fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili rappresentano accantonamenti per i trattamenti previdenziali integrativi, diversi dal trattamento di fine rapporto, nonché per le indennità una tantum spettanti ai lavoratori dipendenti, autonomi e collaboratori, in forza di legge o di contratto, al momento di cessazione del relativo rapporto.

Si tratta, quindi, di fondi a copertura di oneri di natura determinata ed esistenza certa, il cui importo da riconoscere alla cessazione del rapporto è funzione della durata del rapporto stesso e delle altre condizioni di maturazione previste dalle contrattazioni sottostanti.

Tali fondi sono indeterminati nell’ammontare, in quanto possono essere subordinati al verificarsi di varie condizioni di maturazione (età, anzianità di servizio, ecc.) e potrebbero richiedere anche il ricorso a calcoli matematico-attuariali. Tuttavia, per determinati trattamenti di quiescenza, tali fondi sono stimabili alla data di bilancio con ragionevole attendibilità.

La voce “per trattamento di quiescenza e obblighi simili”, accoglie fondi previdenziali integrativi, diversi dal trattamento di fine rapporto, nonché le indennità una tantum, quali ad esempio:

  • fondi di indennità per cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • fondi di indennità per cessazione di rapporti di agenzia, rappresentanza, ecc.;
  • fondi di indennità suppletiva di clientela;
  • fondi per premi di fedeltà riconosciuti ai dipendenti.

Per imposte, anche differite

Questa voce accoglie:

  • le passività per imposte probabili, aventi ammontare o data di sopravvenienza indeterminata, derivanti, ad esempio, da accertamenti non definitivi o contenziosi in corso e altre fattispecie similari;
  • le passività per imposte differite determinate in base alle differenze temporanee imponibili.

Strumenti finanziari derivati passivi

Uno strumento finanziario derivato è un contratto con le seguenti caratteristiche:

  • il suo valore varia come conseguenza della variazione di:
    • un determinato tasso di interesse;
    • prezzo di strumenti finanziari;
    • prezzo di merci;
    • tasso di cambio;
    • indice di prezzo o di tasso;
    • eccetera;
  • non richiede un investimento netto iniziale o comunque minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti in grado di generare effetti analoghi
  • è regolato a data futura.

Gli strumenti finanziari derivati passivi hanno un fair value negativo alla data di valutazione.

Altri

La voce B4 “altri” accoglie le tipologie di fondi per rischi e oneri diverse da quelle precedenti, quali ad esempio:

  • fondi per cause in corso;
  • fondi per garanzie prestate;
  • fondi per eventuali contestazioni da parte di terzi;
  • fondi per manutenzione ciclica;
  • fondi per manutenzione e ripristino dei beni gratuitamente devolvibili e dei beni d’azienda ricevuti in affitto;
  • fondi per operazioni e concorsi a premio;
  • fondi per resi di prodotti;
  • fondi per recupero ambientale;
  • fondi per prepensionamento e ristrutturazioni aziendali;
  • fondi per contratti onerosi.

Differenza tra fondi per rischi e per oneri

Fondi per rischi

I fondi per rischi rappresentano passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori sono stimati. Si tratta, quindi, di passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di bilancio, ma caratterizzate da uno stato d’incertezza il cui esito dipende dal verificarsi o meno di uno o più eventi in futuro.

Fondi per oneri

I fondi per oneri rappresentano passività di natura determinata ed esistenza certa, stimate nell’importo o nella data di sopravvenienza, connesse a obbligazioni già assunte alla data di bilancio, ma che avranno manifestazione numeraria negli esercizi successivi.

Accantonamenti a fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri sono iscritti prioritariamente nelle voci di costo di conto economico delle pertinenti classi (B, C o D), dovendo prevalere il criterio della classificazione “per natura” dei costi.

Tutte le volte in cui non è attuabile questa correlazione tra la natura dell’accantonamento ed una delle voci alle suddette classi, gli accantonamenti per rischi e oneri sono iscritti alle voci B12 “accantonamenti per rischi” e B13 “altri accantonamenti” del conto economico.

Nel conto economico gli accantonamenti ai fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili sono in linea generale rilevati alla voce B9d “trattamento di quiescienza e simili”. Si rilevano, tuttavia, alla voce B7 “per servizi”, gli altri accantonamenti relativi a trattamenti di fine rapporto, diversi da quelli di lavoro subordinato.

Ciò, in coerenza con la voce nella quale sono rilevate le competenze ordinarie, in costanza di rapporto. Rientrano, ad esempio, nella voce B7, gli accantonamenti ai fondi indennità suppletiva di clientela, ai fondi indennità per la cessazione di rapporti di agenzia e rappresentanza, ed ai fondi di indennità per la cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.

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Giuseppe Brusadelli

Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in controllo di gestione.

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