IL CONCETTO DI VALORE RECUPERABILE IN CONTABILITÀ E BILANCIO
Tempo di lettura: 1 minuto
In base alla definizione contenuta nel principio contabile OIC 9, il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo valore d’uso e il suo fair value, al netto dei costi di vendita.
Alcuni esempi di costi di vendita sono le spese legali connesse alla transazione, imposte, e costi diretti necessari per rendere il bene pronto per la vendita.
Se il valore recuperabile di un’immobilizzazione è inferiore al suo valore contabile, l’immobilizzazione si rileva a tale minor valore. La differenza è imputata nel conto economico (2425) alla voce B10c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni.
Se il valore recuperabile di un’immobilizzazione è superiore al suo valore contabile, l’immobilizzazione è imputata nel conto economico alla voce A5) altri ricavi e proventi.
Nella nota integrativa (2427) si forniscono, inoltre, informazioni sulle modalità di determinazione del valore recuperabile, con particolare riguardo:
- alla durata dell’orizzonte temporale preso a riferimento per la stima dei flussi finanziari futuri;
- al tasso di crescita utilizzato per stimare i flussi finanziari ulteriori;
- al tasso di attualizzazione applicato.
Se del caso, si forniscono informazioni sulle tecniche utilizzate per la determinazione del fair value.
Segui FareNumeri su Linkedin
Giuseppe Brusadelli
Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in finanza e controllo di gestione.