FLUSSI FINANZIARI: QUALI SONO E A COSA SERVONO
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Flussi finanziari evoca innanzitutto, in un linguaggio non troppo tecnico, la dinamica (flussi) di entrate e di uscite di mezzi liquidi.
In realtà, i flussi liquidi possono essere reali o solo potenziali. Ad esempio l’autofinanziamento è un flusso potenziale, che solo occasionalmente corrisponde ad un flusso di cassa reale.
In gergo, sono conosciuti anche come flussi di cassa. Il prospetto contabile utilizzato per il calcolo dei flussi finanziari è il rendiconto finanziario.
Indice dei contenuti:
Esempio di flussi finanziari – VIDEO
I flussi finanziari sono un concetto collegato alle entrate e uscite di liquidità. Per calcolarne i valori, è necessario raggrupparli in base al tipo di operazione che li ha generati.
In questo video trovi un esempio semplificato fatto su un laboratorio di marmellate:
La classificazione dei flussi nel rendiconto finanziario OIC
Rispetto al flusso finanziario totale, che è dato dalla differenza tra la liquidità finale e quella iniziale, esistono dei sottogruppi formati allo scopo di comprendere quali fattori hanno inciso nella determinazione del flusso complessivo.
La classificazione più diffusa è quella adottata dal modello di rendiconto finanziario OIC che suddivide i flussi in tre gruppi:
- flussi da attività operativa;
- flussi da attività di investimento;
- flussi da attività di finanziamento.
Flussi da attività operativa
All’interno del principio contabile dedicato al rendiconto finanziario (OIC 10), sono identificati i seguenti esempi di flussi da attività operativa:
- incassi dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi;
- incassi da royalty, commissioni, compensi, rimborsi assicurativi e altri ricavi;
- pagamenti per l’acquisto di materia prima, semilavorati, merci e altri fattori produttivi;
- pagamenti per l’acquisizione di servizi;
- pagamenti a, e per conto di, dipendenti;
- pagamenti e rimborsi di imposte;
- incassi per proventi finanziari.
Flussi da attività di investimento
Sono le variazioni di liquidità collegate all’acquisto o alla vendita di:
Nell’interpretazione dell’OIC fanno parte di questa categoria anche le attività finanziarie non immobilizzate, mentre l’omologa istituzione internazionale IASB considera queste ultime (cash equivalents) parte integrante della liquidità. Se ti interessa approfondire questo aspetto puoi leggere l’articolo dedicato alle disponibilità liquide.
Flussi da attività di finanziamento
Appartengono a questa tipologia di flussi finanziari l’ottenimento e la restituzione di disponibilità liquide sia nella forma di capitale di debito che in quella di capitale di rischio.
In termini pratici sono ad esempio:
- erogazioni di prestiti e mutui ottenuti dalle banche;
- rimborso di suddetti prestiti;
- crediti e debiti aventi natura finanziaria (non collegati all’attività operativa);
- aumenti del capitale sociale;
- pagamento di dividendi.
Il rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario è il prospetto contabile che racchiude una sintesi dei flussi finanziari di un’impresa in un dato periodo. A partire dal 2016, con la modifica dell’art. 2423 del codice civile, è diventato uno dei documenti del bilancio d’esercizio:
Per il momento, l’obbligo di redigere il rendiconto finanziario, vale solo per le imprese di dimensioni medio-grandi. Tuttavia, si tratta di un primo importante passo per diffondere tra le imprese la conoscenza dei flussi finanziari e delle dinamiche che li determinano.
L’analisi dei flussi finanziari
Il flusso finanziario complessivo (cash flow) misura la variazione delle disponibilità liquide, ovvero la differenza tra le disponibilità finali e quelle iniziali.
Nel caso dell’esempio mostrato nel video, tale variazione è stata complessivamente negativa (-30) nonostante la presenza di un buon utile d’esercizio.
In altre parole, il flusso finanziario totale è dato dalla somma algebrica di un insieme di flussi finanziari specifici, perciò può accadere che un’azienda in utile abbia un cash flow comunque negativo.
L’analisi dei flussi finanziari è quell’attività che ha lo scopo di indagare e misurare quali sono i fattori che determinano la creazione e l’assorbimento di risorse liquide.
Analizzare il passato di un’impresa potrebbe apparire un esercizio fine a sé stesso, nella misura in cui non è possibile modificare il corso delle cose.
In realtà rappresenta la base di partenza per fare delle stime affidabili sui flussi finanziari attesi per l’immediato futuro. Tale stima prende il nome di budget finanziario.
Il budget finanziario
Il budget finanziario è il prospetto contabile redatto allo scopo di verificare la sostenibilità finanziaria dei programmi aziendali. Consiste in una stima previsionale dei flussi finanziari futuri, e rappresenta il punto di arrivo di un più ampio processo di budgeting.
Alcune domande sui flussi finanziari
Qual è la differenza tra flussi finanziari e flussi monetari?
I flussi monetari appartengono alla cerchia più ampia dei flussi finanziari. Si parla di flussi monetari in riferimento a veri e propri flussi di liquidità.
Si differenziano dai flussi finanziari che, invece, includono oltre alle variazioni delle disponibilità liquide (flussi monetari) anche le variazioni di grandezze patrimoniale come crediti, debiti o rimanenze di magazzino.
Qual è la differenza tra flussi finanziari e cash flow?
La traduzione di cash flow corrisponde a flusso di liquidità ovvero flusso monetario. Nel gergo aziendale le definizioni si confondono, tuttavia descrivono due situazioni distinte.
La locuzione flusso finanziario è adottata anche per definire la variazione di grandezze patrimoniali (immobilizzazioni, crediti/debiti, rimanenze, eccetera).
La definizione cash flow è riferita ad una variazione di liquidità in senso stretto (es: l’incasso di un credito o il pagamento di un debito), ed è utilizzata anche per definire la somma algebrica di tutti i flussi finanziari in un dato periodo che, infatti, consiste una variazione di liquidità vera e propria.
Che relazione c’è tra equilibrio finanziario e flusso finanziario?
L’equilibrio finanziario è determinato dai flussi finanziari prospettici. In particolare si ha un equilibrio finanziario quando la somma algebrica dei flussi finanziari previsionali è positiva.
Al contrario, si è in presenza di un disequilibrio finanziario se tale somma è negativa. La valutazione complessiva di equilibrio finanziario deve tenere conto anche della liquidità iniziale (liquidità iniziale + somma flussi finanziari = liquidità finale).
Tutto interessante, ma … in pratica come si fa?
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Giuseppe Brusadelli
Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in finanza e controllo di gestione.