COPERTURA DELLE IMMOBILIZZAZIONI CON IL PATRIMONIO NETTO
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È un indice che mette a confronto i mezzi apportati dai soci (capitale proprio) con l’intero capitale immobilizzato, cioè suscettibile di ritorno in forma liquida in tempi più o meno lunghi e comunque superiori ad un anno.
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Come si calcola
La formula di calcolo è la seguente:
Al numeratore si trova il capitale proprio, al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, cioè somme sottoscritte ma non ancora versate all’atto del conferimento del capitale sociale. Il capitale proprio compare nel passivo dello stato patrimoniale.
Al denominatore compaiono le immobilizzazioni accolte nell’attivo dello stato patrimoniale e intese in senso lato, cioè come somma di:
immobilizzazioni materiali
+ immobilizzazioni immateriali
+ immobilizzazioni finanziarie
+ crediti esigibili solo dopo l’esercizio successivo.
Come si interpreta
L’indice segnala l’attitudine a coprire con mezzi di proprietà dei soci i fabbisogni determinati da investimenti in immobilizzazioni (di ogni natura, inclusi i crediti esigibili oltre l’anno successivo).
Infatti gli investimenti immobilizzati per lunghi periodi di tempo richiedono che le fonti di finanziamento non debbano essere restituite in tempi brevi ed il capitale proprio è la prima fonte ad avere tali caratteristiche. Per questa ragione si parla di autocopertura.
Alla luce di queste caratteristiche, viene a volte considerato anch’esso un indice di solidità patrimoniale, che integra l’indice di autonomia o indipendenza finanziaria.
L’indice ha come parametro teorico di riferimento il livello ≥ 1 (o ≥ 100%, che è la stessa cosa).
Più correttamente, però, si dovrebbe ragionare in termini di copertura delle immobilizzazioni con tutte le fonti di finanziamento durevoli, cioè non solo il capitale proprio, ma anche i debiti a medio-lungo termine.
Pertanto il livello standard di ≥ 1 è più giustificato in tale ipotesi, per cui si può dire che l’indice di autocopertura può anche essere inferiore all’unità.
Nel mondo reale queste cose servono?
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Luigi Brusa
Autore di numerosi testi sui sistemi di controllo e professore emerito presso Università degli Studi di Torino.