CAPITALE SOCIALE: COME SI FORMA E LE VARIE TIPOLOGIE

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Il capitale sociale è l’insieme delle risorse apportate dai soci, infatti in inglese prende il nome di share capital.

Si forma quando nasce una società, può modificarsi nel tempo, ma solamente in rare occasioni e in casi particolari. Nel bilancio si trova all’interno del patrimonio netto.

La formazione del capitale sociale

È detto anche capitale di rischio, poiché rappresenta le risorse messe a disposizione dai soci per far funzionare l’azienda. Se esiste più di un socio, si dice che il capitale è suddiviso in: 

  • quote, se è una società a responsabilità limitata;
  • azioni, se è una società per azioni.

Capitale sociale: definizione e come si forma

Alla creazione della società i soci devono conferire delle risorse in azienda. Queste possono essere:

  • denaro;
  • beni in natura (immobili, macchinari, marchi e brevetti, ognuno valutato per un determinato valore in euro).

L’ammontare del capitale di qualsiasi società è inserito nello statuto e in altri documenti ufficiali, come la visura camerale. Ogni socio possiede una percentuale di capitale sociale, in base alla quantità di risorse apportate. In base a quante quote/azioni possiedono i singoli soci, è possibile capire il grado di potere decisionale detenuto da ognuno di essi.

Esistono infatti 2 tipi di maggioranza: 

  • assoluta: uno dei soci possiede più del 50% delle quote/azioni;
  • relativa: uno dei soci possiede più quote degli altri, ma inferiori al 50%. 

È tipico nelle aziende italiane, la cui maggior parte è di origine familiare, che le quote siano distribuite in maniera omogenea, ovvero con la stessa percentuale tra tutti i soci. Nelle grandi società invece, è raro assistere ad una maggioranza assoluta, dato che le azioni sono distribuite tra tanti piccoli azionisti/soci. 

Capitale sociale: come si modifica

Il capitale sociale può modificarsi nel corso dell’attività aziendale. I casi più diffusi sono:

1) Entrata di nuovi soci: il nuovo socio apporta nuove risorse, dunque il capitale incrementa e le percentuali delle quote si ridefiniscono, come nell’esempio qui sotto:

Esempio di variazione del capitale sociale se entra un nuovo socio in azienda

2) Aumento di capitali: i soci decidono di immettere nuove risorse nel capitale sociale, il cui valore aumenta. Se ogni socio versa lo stesso ammontare le percentuali delle quote/azioni non cambiano.

3) Recessione di un socio: uno dei soci decide di rilevare le proprie quote e uscire dalla società. In questo caso, il valore capitale sociale diminuisce e i soci avranno più quote/azioni in percentuale di prima. 

Ognuna di queste operazioni, deve essere discussa, accettata e quindi deliberata dai soci, attraverso la scrittura di un documento ufficiale che modifichi lo statuto. 

Capitale sociale: valore minimo nelle società di capitali

Il codice civile prevede un limite minimo di capitale sociale, diverso per ogni tipologia di società di capitali.

S.r.l. [Società a responsabilità limitata]

Originariamente, il codice civile prefissava un limite minimo per la costituzione di 10.000 €. Successivamente, tale limite minimo è stato eliminato, rendendo possibile creare una S.r.l. con un capitale sociale simbolico di un euro. Questo tipo di società prende il nome di società a responsabilità limitata con capitale ridotto. Per tali società a capitale ridotto, l’azienda è obbligata ad accantonare il 20% dell’utile che andrà ad incrementare il capitale sociale. La società dovrà indicare negli atti che ha un capitale ridotto, in modo da avvisare creditori e altri soggetti che entrano in contatto.

S.r.l.s. [Società a responsabilità limitata semplificata]

Nate nel 2012, le società a responsabilità limitata semplificata non hanno un limite minimo di  capitale sociale, e hanno costi di costituzione agevolati. È dunque più semplice e rapida da creare, ma non avendo lo statuto (e quindi regole iscritte alla nascita), comporta dei rischi in caso i soci si trovino in conflitto tra loro. 

S.p.a. e S.a.p.a. [Società per azioni e società in accomandita per azioni]

Nelle S.p.a. e S.a.p.a il capitale sociale è diviso in azioni. Queste possono essere vendute anche nei mercati azionari, come la Borsa (società aperta), altrimenti sono di proprietà di una compagine di soci e non sono in vendita (società chiusa). L’attuale limite minimo è di 50.000 €. In precedenza era più elevato, ma è stato diminuito al fine di favorirne la costituzione, un tempo decisamente meno preferibile rispetto alle S.r.l.

Capitale sociale: valore minimo nelle società di persone

Nelle società di persone non esiste un limite minimo al capitale sociale. Queste, sono create da pochi soci, spesso solo uno, non sono di grosse dimensioni  e non hanno autonomia patrimoniale perfetta (per i debiti della società ne rispondono anche i soci con il loro patrimonio), non è dunque necessario dare garanzie attraverso il capitale sociale. 

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Igor Zardoni

Cintura nera di excel e appassionato di scrittura. Parole e numeri sono le due facce della mia passione e della mia professione.

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