ROTAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO: COS’È E COME SI INTERPRETA
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Il tasso di rotazione del capitale investito va inteso come numero di volte che, in un anno, il capitale investito nella gestione tipica ritorna in forma liquida attraverso il processo di vendita e i relativi ricavi.
Indice dei contenuti:
Come si calcola
La formula di calcolo dell’indice di rotazione del capitale investito è la seguente:
Al numeratore compaiono i ricavi di vendita.
Al denominatore compare il capitale investito nella gestione operativa, che è dato dalla somma del capitale fisso e del capitale circolante della gestione operativa, al netto dei fondi rettificativi (es. fondo ammortamento), così come dei valori che riducono il capitale circolante lordo della gestione operativa, come i debiti verso fornitori.
Come si interpreta
Il tasso di rotazione del capitale investito segnala la capacità dell’azienda di vendere elevati volumi e di conseguire elevati ricavi con il capitale impiegato nella gestione del business (ovvero di impiegare efficientemente il capitale investito per ottenere un determinato volume di ricavi).
È suscettibile di una duplice interpretazione: finanziaria (come numero di volte che il capitale investito ritorna in forma liquida per effetto delle vendite) ed economica (come indicatore di efficiente impiego della risorsa capitale investito).
Esso dipende dall’efficiente gestione di:
- capitale circolante netto della gestione operativa (CCNGO) dato da (magazzino + crediti v/clienti – debiti v/clienti);
- capitale fisso della gestione operativa.
L’efficiente gestione del CCNGO dipende da:
- valore dei ricavi e dei costi da cui dipendono rispettivamente i crediti commerciali da un lato e il magazzino e debiti commerciali dall’altro;
- tempi di ritardo nella gestione delle scorte, nell’incasso dei crediti commerciali e nel pagamento dei debiti commerciali.
L’efficiente gestione del capitale fisso dipende da fattori come:
- efficienza nell’acquisto delle relative risorse (es. prezzo dei macchinari);
- conveniente utilizzo della capacità produttiva;
- tempi di esecuzione dei progetti di investimento.
Il RCI non ha parametri logici di riferimento e dovrebbe essere confrontato con valori medi di settore o con valori identificati dai bilanci dei competitor.
Nel mondo reale queste cose servono?
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Luigi Brusa
Autore di numerosi testi sui sistemi di controllo e professore emerito presso Università degli Studi di Torino.