RATEO ATTIVO: ESEMPI E SCRITTURE CONTABILI
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I ratei attivi sono quote di ricavi di competenza dell’anno in corso, che però saranno riscossi in futuro. Si registrano in fase di chiusura di bilancio, in riferimento a prestazioni la cui manifestazione finanziaria avverrà nell’esercizio successivo.
Sono davvero poche le tipologie di operazioni che determinano un rateo attivo. L’esempio più semplice è il caso degli interessi attivi incassati posticipatamente. Si tratta di registrazioni che si trovano raramente nella contabilità delle imprese commerciali o produttive, mentre sono ricorrenti nelle realtà finanziarie e bancarie.
Indice dei contenuti:
I ratei in 2 minuti – VIDEO
Qual è la loro funzione
I ratei attivi sono operazioni d’integrazione, ovvero scritture di assestamento che si contabilizzano alla fine dell’esercizio. Integrano al bilancio dell’anno appena concluso la parte di un ricavo che si manifesterà l’anno successivo.
Lo scopo dei ratei attivi è rispettare principio di competenza. Tale principio comporta che i costi e i ricavi vengano contabilizzati in base al periodo di maturazione e non in base al momento della loro effettiva manifestazione finanziaria (incasso/pagamento).
Per fare un esempio, ipotizziamo di aver concesso a un cliente di posticipare il pagamento di una fattura. Per il ritardo sul pagamento si pattuisce un interesse attivo. Se però lo slittamento temporale sposta l’incasso nell’anno successivo, la quota d’interesse maturata nell’anno in corso dovrà comunque essere registrata tramite un rateo attivo.
I ratei attivi vengono registrati nella sezione delle attività di stato patrimoniale, alla voce D del bilancio civilistico.
Come calcolare il rateo attivo
Riprendiamo l’esempio e ipotizziamo di aver concesso al cliente sei mesi di dilazione per il pagamento della fattura. In questi mesi maturerà un interesse che, al momento dell’incasso, ammonterà a 1.200 €. Dato che abbiamo concesso la dilazione in data 1° settembre, l’incasso è posticipato al 28 febbraio.
Vista la situazione a cavallo di due anni, a quanto corrisponde la quota di interessi di competenza dell’esercizio in corso?
Per calcolarla abbiamo bisogno di conteggiare i giorni complessivi e quelli relativi alla quota di competenza dell’anno in corso.
- la durata totale in giorni del periodo (180*);
- la durata in giorni di competenza dell’anno corrente (120*).
* per semplicità di calcolo si considerano i mesi sempre di 30 giorni
Con questi dati, ora possiamo applicare la formula dei ratei, ovvero:
Il calcolo è il seguente:
Il risultato ci dice che il rateo attivo è di 800 €. A questo importo corrisponde il valore degli interessi attivi di competenza dell’anno in corso.
Esempio di scritture contabili
I ratei attivi sono rilevati e poi inseriti all’interno del bilancio utilizzando le registrazioni in partita doppia. Vediamo come:
1. Integrazione del ricavo (31 dicembre)
- si calcola e si registra la quota di “interessi attivi” di competenza dell’anno corrente e lo stesso importo;
- lo stesso importo si registra in dare del mastrino “ratei attivi”.
2. Chiusura bilancio (31 dicembre)
L’operazione di chiusura ha lo scopo di:
- chiudere tutti i mastrini;
- redigere il mastrino dello stato patrimoniale e controllale il pareggio dei valori in “dare” e “avere”:
- stilare il mastrino del conto economico, calcolando poi al suo interno il risultato d’esercizio.
Il mastrino “ratei attivi” si chiude con trasferendo l’importo nell’attivo di stato patrimoniale.
Il mastrino “interessi attivi” si chiude trasferendo l’importo nei ricavi del conto economico.
3. Apertura bilancio a nuovo (1° gennaio)
Riaprire il bilancio significa ricreare i mastrini di stato patrimoniale chiusi al 31 dicembre. In pratica si esegue l’operazione contraria a quella di chiusura. Si andrà così a generare il conto dei “ratei attivi”, riaprendolo dallo stato patrimoniale.
4. Rilevazione del ricavo intero (28 febbraio)
I ratei attivi esauriscono la loro utilità in fase di incasso del ricavo. Perciò quando andremo a riscuotere la somma totale degli interessi maturati registreremo le seguenti operazioni:
5. Riscossione del credito (28 febbraio)
Con la registrazione dell’incasso si chiude il credito.
Riepilogando
In sintesi, i ratei attivi:
- sono operazioni di integrazione, utilizzate per rispettare il principio di competenza;
- servono a integrare la quota dei ricavi di competenza dell’anno corrente;
- al termine dell’anno vengono chiusi e collocati nelle attività di stato patrimoniale;
- all’inizio del nuovo anno il loro mastrino va riaperto, per poi chiuderlo al termine del periodo a cui si riferisce.
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Giuseppe Brusadelli
Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in finanza e controllo di gestione.