LIBRO DEI CESPITI: COS’È E QUANDO È OBBLIGATORIO
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Conosciuto anche come registro dei beni ammortizzabili, il libro cespiti contiene le movimentazioni (acquisizioni e alienazioni) dei beni di utilità pluriennale, ovvero le immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali.
La norma di legge che disciplina il libro cespiti è l’articolo 16 del DPR 600/73.
Indice dei contenuti:
Cosa contiene il libro cespiti
Per ciascun immobile e per ciascuno dei beni iscritti in pubblici registri, il libro cespiti deve riportare:
- l’anno di acquisizione;
- il costo originario;
- le rivalutazioni e le svalutazioni;
- il fondo di ammortamento (nella misura raggiunta al termine del periodo d’imposta precedente);
- il coefficiente di ammortamento effettivamente praticato nel periodo d’imposta;
- la quota annuale di ammortamento;
- le eliminazioni dal processo produttivo.
Per quanto concerne gli immobili e gli altri beni iscritti nei pubblici registri, queste informazioni vanno indicate in relazione ad ogni singolo bene. Per tutti gli altri beni, invece, è possibile effettuare dei raggruppamenti per tipologie di beni omogenee (macchinari, impianti, arredi, eccetera).
Quando è obbligatorio
Il registro dei beni ammortizzabili è richiesto per tutti i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili, fatte salve eventuali deroghe.
Quando non è obbligatorio
In base alle semplificazioni previste dall’art.12 del DPR 435/2001, i soggetti in contabilità semplificata possono essere esentati dall’obbligo a condizione che:
- le registrazioni siano effettuate nel libro giornale nei termini previsti dalla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto per i relativi registri e nel termine stabilito per la presentazione della dichiarazione per il registro dei beni ammortizzabili;
- oppure su richiesta dell’amministrazione finanziaria, siano forniti, in forma sistematica, gli stessi dati che sarebbe stato necessario annotare nei registri.
Libro cespiti e libro inventari
Come indicato nell’art.2 del DPR 695/1996, le annotazioni da effettuare nel registro dei beni ammortizzabili possono essere eseguite anche nel libro degli inventari (2214). A differenza del registro dei beni ammortizzabili, il libro degli inventari contiene anche i dati relativi ai beni destinati alla vendita.
Costi di manutenzione
I costi di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, che non sono immediatamente deducibili, non si sommano al valore dei beni cui si riferiscono ma sono iscritti in voci separate del registro dei beni ammortizzabili a seconda dell’anno di formazione, come indicato nel comma 5 del l’articolo 16 del DPR 600/73.
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Giuseppe Brusadelli
Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in controllo di gestione.