CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO: CONTABILITÀ E BILANCIO
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il valore a cui è stata misurata al momento della rilevazione iniziale l’attività o la passività finanziaria al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l’uso di un accantonamento) a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità.
Valutazione al costo ammortizzato
Il procedimento per determinare, successivamente alla rilevazione iniziale, il valore dei titoli valutati al costo ammortizzato da iscrivere in bilancio è il seguente:
- determinare l’ammontare degli interessi calcolati con il criterio del tasso di interesse effettivo sul valore contabile del titolo all’inizio dell’esercizio, o alla più recente data di rilevazione iniziale;
- aggiungere l’ammontare degli interessi così ottenuto al precedente valore contabile del titolo;
- sottrarre gli incassi per interessi e capitale intervenuti nel periodo;
- sottrarre le eventuali svalutazioni sui titoli.
Costo ammortizzato nel codice civile
L’art.2426 criteri di valutazioni, stabilisce che: “(…) le immobilizzazioni rappresentate da titoli sono rilevate in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, ove applicabile (…)”.
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Giuseppe Brusadelli
Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in controllo di gestione.