TITOLI DI DEBITO: CONTABILITÀ E BILANCIO
Tempo di lettura: 3 minuti
I titoli di debito sono costituiti da titoli che attribuiscono al possessore il diritto a ricevere un flusso di liquidità, senza attribuire il diritto di partecipazione diretto o indiretto (es: titoli emessi da stati sovrani, le obbligazioni emesse da enti pubblici, da società finanziarie e da altre società).
Sono esposti nello stato patrimoniale (2424) nelle immobilizzazioni finanziarie o nell’attivo circolante:
- BIII3) “altri titoli” per i titoli immobilizzati;
- CIII6) “altri titoli” per i titoli non immobilizzati.
Indice dei contenuti:
Principio contabile OIC 20
Attraverso i principi contabili, la fondazione OIC interpreta le normative e indica le regole tecnico-contabili da applicare alla redazione dei bilanci.
I titoli di debito sono definiti nella pubblicazione OIC 20, al cui interno si trovano indicazioni relative alle specifiche situazioni. I corsivi presenti all’interno del presente articolo sono citazioni riportate da tale pubblicazione.
Classificazione tra attivo circolante e immobilizzazioni finanziarie
La classificazione dipende dalla destinazione del titolo. I titoli destinati a permanere durevolmente nel patrimonio aziendale si iscrivono tra le immobilizzazioni finanziarie. Gli altri vengono iscritti nelle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.
Per la determinazione della permanenza durevole, si considerano:
- caratteristiche dello strumento;
- volontà della direzione aziendale;
- effettiva capacità di detenere i titoli per un periodo prolungato.
Gli organi amministrativi possono destinare un portafoglio di titoli della medesima specie, in parte ad investimento duraturo, da iscriversi nell’attivo immobilizzato, in parte alla negoziazione, da iscriversi nell’attivo circolante.
Definizioni relativi ai titoli di debito
Flussi di liquidità
Oltre al rimborso del capitale a scadenza, i flussi di liquidità di un titolo di debito, sono rappresentati dagli interessi o altri elementi che concorrono a formare il rendimento per il possessore.
Titoli strutturati
I titoli strutturati sono una fattispecie di contratto ibrido e sono costituiti dalla combinazione di un titolo (“titolo primario”) e di uno strumento finanziario derivato (“derivato incorporato”). Un titolo strutturato genera flussi finanziari diversi da quelli che avrebbero avuto luogo se non fosse stata presente la componente derivativa.
Quando lo strumento primario è un titolo di debito, il suo trattamento contabile è definito in questo principio. Lo scorporo della componente derivata e la contabilizzazione della stessa è disciplinata nell’OIC 32 “Strumenti finanziari derivati” in tema di contratti ibridi.
Zero coupon bond
Sono titoli di debito che non comportano la corresponsione di interessi periodici, in quanto tali interessi verranno corrisposti alla scadenza unitamente al rimborso del capitale. Il loro rendimento è rappresentato dal tasso implicito che permette il raccordo tra il prezzo di emissione e il valore che sarà rimborsato a scadenza.
Titoli di debito nel conto economico
Componenti economiche relative a titoli immobilizzati
Gli utili o le perdite che derivano dalla negoziazione di titoli prima della naturale scadenza, quale differenza tra il valore contabile e il prezzo di cessione, si iscrivono rispettivamente nelle voci:
- C16b) “altri proventi finanziari da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni”;
- C17 “interessi e altri oneri finanziari”.
La svalutazione di titoli immobilizzati per effetto di una riduzione durevole di valore rispetto al costo d’acquisto è iscritta nella voce:
Il ripristino di valore, nel caso in cui sia venuta meno la ragione che aveva indotto gli organi amministrativi a svalutare in precedenza un titolo immobilizzato, è iscritto nella voce:
Componenti economiche relative a titoli non immobilizzati
Gli interessi attivi che maturano su titoli non immobilizzati sono iscritti nella voce:
Gli utili o le perdite che derivano dalla negoziazione di titoli non immobilizzati, corrispondenti alla differenza tra il valore contabile e il prezzo di cessione, si iscrivono rispettivamente nelle voci:
- C16c) “altri proventi finanziari da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni”;
- C17 “interessi e altri oneri finanziari”.
La svalutazione dei titoli di debito non immobilizzati è imputata alla voce:
La ripresa di valore è imputata a conto economico alla voce:
- D18c) “rivalutazioni di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni”.
Titoli di debito nel bilancio abbreviato e micro-imprese
Nel bilancio in forma abbreviata (2435-bis), “lo stato patrimoniale comprende solo le voci contrassegnate nell’art. 2424 con lettere maiuscole e con numeri romani”. Pertanto, i titoli sono esposti nello stato patrimoniale nelle voci: BIII Immobilizzazioni finanziarie oppure CIII Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.
Inoltre, possono essere tra loro raggruppate le seguenti voci:
- C16(b) e C16(c);
- D18(b) e D18(c);
- D19(b) e D19(c).
Le stesse semplificazioni si applicano nel bilancio delle micro–imprese (art. 2435-ter).
Segui FareNumeri su Linkedin
Giuseppe Brusadelli
Da piccolo appassionato di numeri e matematica, da grande specializzato in controllo di gestione.