PMI: SIGNIFICATO E PARAMETRI

Tempo di lettura: 3 minuti

Quando si parla di aziende, molto spesso si sente utilizzare un termine per descriverle: PMI.

In realtà, con questo termine ci si riferisce solamente ad alcuni tipi d’impresa, i quali rispettano alcuni parametri legati ai loro risultati e alle loro dimensioni.

Dato che le PMI potevano e possono tutt’oggi godere di alcune agevolazioni per quel che riguarda gli investimenti, l’Unione Europea ha messo dei paletti precisi, che possono essere approfonditi nell’apposita Guida dell’utente alla definizione di PMI.

Definizione e parametri delle pmi

Definizione

L’acronimo esatto e più completo è MPMI, il quale indica le micro-piccole-medie imprese.

Con MPMI si intende un universo di aziende che, a rigor di logica, non possono definirsi grandi, sia dal punto di vista dei risultati economico-patrimoniali, sia da quello dimensionale.

L’Unione Europea ha cercato di porre l’attenzione sulla correttezza della loro definizione fin dal 1996, con la raccomandazione 96/280/CE: con essa si cercava di rendere unitario e preciso il concetto di PMI in tutto il territorio di competenza dell’Unione.

Tale raccomandazione è stata poi sostituita con la raccomandazione 2003/361/CE, la quale costituisce l’unico riferimento autentico per determinare le condizioni relative alla qualifica di PMI.

Parametri

Dall’articolo 2 della sopracitata raccomandazione, si possono comprendere gli elementi necessari che un’impresa deve avere affinché possa essere considerata una MPMI:

La categoria delle Micro-imprese, delle Piccole imprese e delle Medie imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro

La classificazione delle imprese nell’Unione Europea si basa dunque su tre criteri:

  • numero di occupati;
  • fatturato annuo;
  • totale bilancio.

In base alle dimensioni aziendali, e quindi ai precedenti tre criteri, le imprese hanno la possibilità di accedere a differenti incentivi pubblici, aiuti di Stato e contributi in de minimis nell’ambito di bandi di finanza agevolata.

I tre criteri sopraindicati distinguono tre diverse tipologie di impresa:

  • microimpresa: ha meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo minore-uguale a € 2 milioni;
  • piccola impresa: ha meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo minore-uguale a € 10 milioni;
  • media impresa: ha meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo minore-uguale a € 43 milioni.

In sintesi, un’azienda per potersi considerare una PMI (o MPMI) deve rispettare obbligatoriamente i seguenti parametri:

  • avere meno di 250 dipendenti;
  • avere un fatturato annuo inferiore a € 50 milioni;
  • avere un totale di bilancio annuo inferiore a € 43 milioni.

In altre parole, un’azienda che rispetti il parametro dimensionale e almeno uno dei parametri economico-patrimoniali, può considerarsi una PMI.

PMI: dimensione e parametri

Imprese autonome, associate e collegate

Nella raccomandazione della Commissione Europea, inoltre, l’impresa viene classificata come autonoma, associata e collegata.

Impresa autonoma

Un’impresa è autonoma se:

  • è totalmente indipendente, cioè non ha partecipazioni in altre imprese e nessun’altra impresa ha partecipazioni in essa;
  • detiene una partecipazione inferiore al 25% (fino al 24,99%) del capitale o dei diritti di voto in una o più altre imprese oppure se soggetti esterni detengono una quota inferiore al 25% del capitale o dei diritti di voto nell’impresa;
  • non è collegata a un’altra impresa tramite una persona fisica.

Impresa associata

Un’impresa è associata se:

  • detiene una partecipazione compresa tra il 25% e il 50% del capitale o dei diritti di voto di un’altra impresa e/o se un’altra impressa detiene una partecipazione uguale o superiore al 25% del capitale o dei diritti di voto nell’impresa;
  • l’impresa non è collegata a un’altra: ciò significa che i diritti di voto dell’impresa in un’altra non superano il 50%.

Impresa collegata

Un’impresa è collegata se:

  • detiene una partecipazione maggiore al 50% (oltre il 50,01%) del capitale o dei diritti di voto di un’altra impresa;
  • un’altra impresa detiene una partecipazione maggiore al 50% del capitale o dei diritti di voto nell’impresa.

Segui FareNumeri su Linkedin

Commenta e condividi i nostri articoli e video, aiutaci a divulgare la cultura dei numeri nelle scelte gestionali delle PMI.
Foto dell'autore Igor Zardoni

Igor Zardoni

Cintura nera di excel e appassionato di scrittura. Parole e numeri sono le due facce della mia passione e della mia professione.

Potrebbero interessarti anche: