NOTA DI CREDITO: COME ANNULLARE UNA FATTURA
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La nota di credito è un documento fiscale che permette all’emittente di annullare in tutto o in parte una fattura precedentemente emessa. Dal punto di vista formale, è del tutto simile ad una fattura, ma riporta la dicitura nota di credito.
Una volta emessa, va a stornare il valore previsto dal documento precedente e lo annulla. In altre parole, se si emette su una fattura emessa a un cliente, quest’ultima non dovrà più essere saldata.
Indice dei contenuti:
Nota di credito: annullare una fattura
La nota di credito per annullamento fattura viene emessa se:
- la fattura non è stata pagata totalmente, oppure solo in parte;
- si rescinde dal contratto di compravendita;
- la merce ricevuta è difettata o non completa;
- la fattura emessa era errata.
In altre parole, ha lo scopo di annullare un documento precedente, per motivi legati al rapporto tra fornitore-cliente, i pagamenti, oppure gestione della merce. In queste situazioni, l’azienda ha tempo un anno dall’emissione della fattura per poterla emettere.
Nota di credito: art. 26
Può essere utilizzata anche in funzione dell’art. 26 del D.P.R. del 26 ottobre 1972, il quale prevede che il fornitore possa emettere nota di credito di una fattura già emessa, se il cliente debitore sta fallendo.
Si tratta di una possibilità importante, in quanto un cliente in procedura concorsuale di fallimento ha buone probabilità di non saldare le fatture in essere. In questo modo, l’azienda fornitrice può emettere nota di credito, così facendo:
- il valore della fattura viene stornata dal fatturato;
- non si andranno a pagare imposte da reddito sul suo valore;
- in alcuni casi è possibile stornare anche l’iva a debito.
Trattandosi di una motivazione straordinaria, non esistono limiti temporali per la sua emissione.
Nota di credito e fattura elettronica
Con l’entrata in vigore della fattura elettronica, l’emissione è diventata più complessa. Le fatture non sono più modificabili, dunque in caso di errore, l’unico modo per risolvere la situazione è la richiesta e l’emissione di una nota di credito.
Come per la fattura elettronica, deve quindi transitare attraverso il sistema di interscambio Sdi, utilizzando il codice operativo TD04. È quindi molto simile all’emissione di una normalissima fattura elettronica.
Al fine di non utilizzarla in maniera impropria o inutile, ecco i casi in cui essa non è necessaria:
- indicazione di un IBAN diverso;
- compilazione impropria dei campi FE;
- indicazione di un errato indirizzo PEC se lo SDI ha comunque ricevuto la fattura;
- importo totale errato (bastano l’imponibile e l’iva esatti).
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Igor Zardoni
Cintura nera di excel e appassionato di scrittura. Parole e numeri sono le due facce della mia passione e della mia professione.