L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA

Tempo di lettura: 4 minuti

 Autrice: Alessia Russo

L’elasticità della domanda di un bene descrive il rapporto tra prezzo e domanda.

Più in particolare, è la variazione della quantità domandata di un bene in seguito ad un eventuale cambiamento del prezzo del bene stesso.

Cosa significa elasticità della domanda

Elasticità della domanda rispetto al prezzo

Il concetto di elasticità della domanda richiama la legge della domanda, la quale stabilisce che c’è una relazione inversa tra prezzo e quantità domandata, ovvero:

  • al diminuire del prezzo, la quantità domandata di un bene aumenta;
Elasticità della domanda rispetto al prezzo che scende
  • all’aumentare del prezzo, la quantità domandata diminuisce.
Elasticità della domanda rispetto al prezzo che sale

Il comportamento della domanda è determinato quindi dalla variazione del prezzo, ma esistono anche altri fattori che ne determinano un cambiamento.

Si possono prendere in considerazione dei beni la cui necessità è diversa:

  • se si prendono in esame beni come il carburante per auto si osserva che, alle variazioni di prezzo, la domanda non cambia (o cambia leggermente), in quanto essendo un bene di prima necessità i consumatori non possono farne a meno;
  • se si prendono in esame beni come ristoranti o cinema, la situazione è differente. Essendo beni secondari, le persone tendono ad aumentare le quantità acquistate in presenza di un calo dei prezzi e viceversa a diminuirle quando i prezzi aumentano.

Fattori che influenzano l’elasticità della domanda

L’elasticità della domanda dipende da diversi fattori, detti determinanti dell’elasticità, quali:

  • il tipo di bene in esame: a seconda che sia di prima necessità o sia un bene secondario;
  • la disponibilità di beni sostituti: se un bene, sostituibile con un altro aumenta di prezzo, la domanda può spostarsi sui beni surrogati;
  • la quota del reddito spesa per il bene considerato del consumatore: maggiore è la quota di reddito impiegata, maggiore è la sua elasticità al prezzo;
  • la definizione di mercato: se il mercato è definito in modo molto ampio, difficilmente esistono beni sostituti e quindi la domanda è anelastica. Se invece il mercato è definito in modo ristretto è più facile trovare beni sostituti e quindi la domanda è elastica;
  • l’ampiezza dell’orizzonte temporale: la domanda di un bene è generalmente più elastica nel lungo periodo perché è più facile sostituire il bene il cui prezzo è aumentato.

Domanda elastica o anelastica (o rigida)

La domanda di un bene è elastica se la quantità domandata reagisce più che proporzionalmente al variare del prezzo.

I beni a domanda elastica sono i beni secondari, ad esempio:

  • viaggi;
  • auto;
  • ristoranti;
  • cinema.

La domanda di un bene è anelastica (o rigida) se la quantità domandata reagisce meno che proporzionalmente al variare del prezzo.

I beni a domanda anelastica sono i beni di prima necessità, ad esempio:

  • generi alimentari (pane, pasta, etc.);
  • carburante;
  • articoli medicali;
  • prodotti per l’igiene personale.

Queste situazioni vengono rappresentate attraverso dei grafici, nei quali vengono messi in relazione la quantità domandata e il prezzo.

Grafici che rappresentano la domanda rigida ed elastica

Nel grafico a sinistra è riportata una curva di domanda rigida, in cui all’aumentare del prezzo la domanda cala moderatamente.

Nel grafico a destra è riportata una curva di domanda elastica, in cui all’aumentare del prezzo la domanda cala velocemente.

Formula di calcolo

L’elasticità della domanda si indica con “” e la formula di calcolo è la seguente:

Formula per il calcolo dell'elasticità della domanda

Al numeratore si ha la variazione percentuale della domanda, data da:
(Quantità finale – quantità iniziale /quantità iniziale) x 100

Al denominatore si ha la variazione percentuale del prezzo, data da:
(Prezzo finale – prezzo iniziale / prezzo iniziale) x 100

Esempio di calcolo

A causa di un’oscillazione del cambio, il prezzo delle biciclette prodotte negli Stati Uniti ha subito un aumento, passando da 1.000 € a 1.250 €.

Di conseguenza, la vendita mensile media di un negozio che vende tali beni diminuisce da 30 a 18 pezzi.

Grafico con esempio di calcolo dell'elasticità della domanda

Per trovare il coefficiente di elasticità della domanda:

  1. calcolare la variazione percentuale della domanda: [(18 – 30) /30] x 100 = 40%
  2. calcolare la variazione percentuale del prezzo: [(1.250 – 1.000) /1.000] x 100 = 25%
  3. ricavare il coefficiente di elasticità della domanda: ℇ = 40% / 25% = 1,6%

ℇ > 1, perciò la domanda è elastica: all’aumentare del prezzo la domanda cala velocemente.

Le diverse tipologie di curve di domanda

In base alla reazione della domanda in relazione ad un cambiamento del prezzo, è possibile distinguere cinque diverse tipologie di domanda:

Elasticità unitaria

Curva della domanda con elasticità unitaria

ℇ = 1

La domanda è a elasticità unitaria: la variazione percentuale del prezzo determina la stessa variazione percentuale della quantità domandata.

Poco elastica

Curva della domanda poco elastica

< 1

La domanda è poco elastica: c’è una bassa variazione della quantità domandata al cambiamento del prezzo.

Elastica

Curva della domanda elastica

> 1

La domanda è elastica: c’è un’alta variazione della quantità domandata al cambiamento del prezzo.

Rigida (o perfettamente anelastica)

Curva della domanda rigida o anelastica

ℇ = 0

La domanda è rigida (o perfettamente anelastica): la quantità domandata del bene non cambia al variare del prezzo.

Perfettamente elastica

Curva della domanda perfettamente elastica

ℇ = ∞

La domanda è perfettamente elastica: la quantità domandata è ipersensibile alle variazioni di prezzo.

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Autrice del blog Alessia Russo

Alessia Russo

Studentessa di economia e management, appassionata degli aspetti economici della vita di tutti i giorni.

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