L‘ATTIVO CIRCOLANTE NEL BILANCIO D’ESERCIZIO E RICLASSIFICATO
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Attivo circolante è una definizione che può assumere due significati:
- è la classe C) dello stato patrimoniale civilistico (art. 2424 c.c.);
- è la parte attiva del capitale circolante nel bilancio riclassificato.
Indice dei contenuti:
L’attivo circolante nello stato patrimoniale
Nel prospetto di stato patrimoniale definito dal codice civile l’attivo circolante è calcolato sommando le seguenti voci:
- I – Rimanenze;
- II – Crediti (esigibili entro 12 mesi);
- III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni;
- IV – Disponibilità liquide.
L’attivo circolante nel bilancio riclassificato
Esistono diversi metodi di riclassificazione dello stato patrimoniale, uno di questi distingue le voci dell’attivo e del passivo in base al periodo di esigibilità o liquidità, inferiore o meno ai 12 mesi.
L’attivo circolante rappresenta le attività liquidabili entro i 12 mesi ed è composto da:
Le voci che formano l’attivo circolante nello stato patrimoniale riclassificato sono quasi identiche a quelle contenute nella classe C) dello stato patrimoniale civilistico.
La differenza più evidente è data dalla voce D) ratei e risconti attivi che appare separata nello stato patrimoniale civilistico, mentre nello stato patrimoniale riclassificato è parte delle liquidità differite.
Attivo circolante netto (ACN)
L’attivo circolante netto è dato dalla differenza tra attivo circolante e passivo circolante (passività correnti).
Il valore dell’attivo circolante netto e misura l’impiego di risorse derivante dal capitale circolante.
Attivo circolante e attivo corrente
Consultando testi di economia aziendale, è frequente trovare nomi diversi che vengono usati per definire la stessa grandezza. Le scelte degli autori spesso dipendono dal fatto che i termini originali sono in lingua anglosassone, e purtroppo non c’è uniformità in fase di traduzione.
Per tale ragione “attivo corrente” e “attivo circolante” sono talvolta usati come sinonimi nell’ambito delle riclassificazioni per indicare le attività liquidabili entro i 12 mesi.
Tuttavia, “attivo circolante” è un’espressione che, all’interno dello stato patrimoniale civilistico ha un preciso significato sancito codice civile. Perciò, per evitare di confondersi, nell’ambito delle riclassificazioni di bilancio è meglio utilizzare la definizione “attivo corrente”.
Bibliografia
- Analisi aziendale. Di Lazzaro Fabrizio, Musco Gianluca;
- Analisi di bilancio. Piero Mella, Matteo Navaroni;
- Sitemi di rilevazione e misurazione delle performance aziendali. Valter Cantino, Paola De Bernardi, Alain Devalle.
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Giuseppe Brusadelli
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